Qualche mese fa ho scovato questo romanzo nella libreria di casa e ho deciso si inserirlo nella mia lista dei libri da leggere per il semplice e narcisistico motivo che nel titolo c’è il mio nome.

Non conoscevo la penna di Paolo Nori e all’inizio sono rimasta spiazzata dal suo stile così poco convenzionale. Con questo stile particolare Nori riesce però a rendere in maniera vivida ed efficace il flusso continuo di pensieri che attraversa la mente di Learco, protagonista e pensiero narrante di questo romanzo che non è un romanzo d’amore, ma la storia di un trasloco.
Tra i “dialoghi” più belli ci sono senza dubbio quelli con le voci che stanno sulla sua testa, che mettono continuamente in dubbio tutto ciò che Learco fa o pensa di fare. Queste voci sembrano sparire quando Learco è con Francesca, un’amica di Bologna, che darà una svolta alla sua quotidianità.

Ho apprezzato questo romanzo perché non cerca di consolare o di dare insegnamenti – non è un libro di filosofia sufi –, ma vuole fissare la normale esistenza di un uomo che vive la sua vita.

Cosa ti credi di diventare, sei una merda resterai una merda, dicevan le voci che stanno sulla mia testa. Cosa vuoi perder tempo a fare? dicevano.

Autore

francescacocchi@hotmail.it

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