Sellerio

A. Camilleri, Riccardino

Ho deciso di salutare il 2020 con il romanzo in cui Camilleri si congeda da Montalbano, o meglio in cui il commissario di Vigàta si congeda dall’Autore.

In Riccardino Montalbano appare sempre più stanco, sempre più solo e sempre più incapace di sostenere il confronto con la controparte televisiva.
La vicenda personale di Salvo corre parallela alle indagini per l’omicidio di un certo Riccardino, un caso che assume proporzioni sempre più grandi e arriva a coinvolgere organizzazioni criminali, politici corrotti e alte cariche ecclesiastiche. Montalbano si lascia guidare dal suo istinto ed è continuamente pressato dall’Autore che vorrebbe chiudere in fretta le indagini per poter scrivere un nuovo romanzo.

Riccardino più che un romanzo giallo è una riflessione narrata sul rapporto tra Camilleri e la sua creazione letteraria più celebre, dalla quale ha sempre fatto fatica a separarsi. Nel 2005, con la prima stesura di Riccardino, Camilleri ha infatti cercato di liberarsi di Montalbano, ma il commissario di Vigàta continuava a richiamarlo a sé, tanto che Camilleri ha continuato a scrivere delle sue indagini fino al 2018.

Perché non mi lasci perdere e ti metti a scrivere uno di quei romanzi storico civili di cui ti glori tanto? Prima dici a porci e a cani che quelle sono le sole tue opere che contano e dopo, com’è come non è, torni di nuovo a calarti le mutande con me? Sostieni che io sono ormai un peso. E allora perché questo peso torni a caricartelo sulle spalle?

Taggato , ,

Informazioni su Francesca Cocchi

Lettrice incallita fin da tenera età, ho trasformato i libri nella mia più grande passione. Vengo da un piccolo paesino sperduto tra i monti, amo viaggiare e sono ancora alla ricerca della mia strada. Nel frattempo, continuo a camminare facendo tappa in librerie e biblioteche per cercare libri che mi facciano compagnia.
Vedi tutti gli articoli di Francesca Cocchi →

Lascia un commento