“Considera l’aragosta“ (edito in Italia da Einaudi nel 2014) è una raccolta di saggi attraverso i quali David Foster Wallace riesce a svelare, pagina dopo pagina, la realtà statunitense tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio.
La prosa brillante – e a tratti pungente – di Wallace accompagna il lettore dalla cronache delle premiazioni per i migliori film dedicati all’intrattenimento per adulti a Las Vegas, al Festival dell’aragosta del Maine, dal salotto della signora Thompson in cui si consuma l’orrore dell’11 settembre allo studio di registrazione di un talk-show radiofonico.
Impossibile non rimanere affascinati da “Forza Simba“, il reportage relativo a una settimana della campagna elettorale del candidato repubblicano McCain. Sono pagine dense di aneddoti e riflessioni in grado di offrire chiavi di lettura per la situazione politica statunitense dei nostri giorni.
Allo stesso modo, risulta di un’attualità sorprendente il saggio “Autorità e uso della lingua“, scritto nel 1999, in cui Wallace analizza l’evoluzione dell’uso della lingua inglese mettendo in evidenza le sue implicazioni a livello sociale.
[…] ma al linguaggio non si sfugge: il linguaggio è tutto e dappertutto; è ciò che ci permette di avere a che fare gli uni con gli altri.
D. Foster Wallace, Considera l’aragosta